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La via ferrata del Raganello, meglio conosciuta come “Via delle Capre”, è un percorso attrezzato che corre su un enorme parete sovrastante le gole create dal fiume omonimo.
Il percorso è lungo nella sua totalità (intorno ai 3 Km) e offre, una volta entrati, scenari di straordinaria bellezza.

Il canyon sottostante è sempre “verticalmente” presente con i suoi 400 metri di dislivello rispetto al letto del fiume e in alcuni punti critici emoziona per la sensazione di vuoto che è capace di regalare.
I passaggi più esposti, che si compiono assicurati su cavo d’acciaio, portano ad essere completamente sospesi sul baratro col Raganello che si fa intravedere sul fondo.

Il transito sul percorso richiede nervi saldi, attrezzatura idonea e soprattutto una guida esperta.
Io ho potuto godere di una guida d’eccellenza: la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico del CAI di Cosenza.

L’habitat è perfetto per rapaci come la poiana, il falco pellegrino e il grifone (reintrodotto da alcuni anni tramite un progetto di ripopolamento).
 
La flora presente è quella tipica della macchia mediterranea, in particolare sono presenti dei piccoli boschetti di Leccio e Quercia negli angoli dove il tracciato è meno verticale. In questa escursione poi si è potuta osservare una bellissima fioritura di Crocus, vicino parente del fiore da cui si estrae lo zafferano.

Per i fotografi consiglio assolutamente un supergrandangolare da accoppiare ad un buon polarizzatore e un medio tele per i particolari delle pareti e della flora.