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Bruarfoss è una cascata minore, anche "piccola" se vogliamo (per quanto si può considerare piccola una qualsiasi cascata islandese), vicina alla zona dei geyser, quindi nella parte battuta dai turisti, ma sconosciuta ai più; eppure vi dico che vale la pena di tribolare un po' per trovarla. Lo spettacolo di colore e di salti che regala sono una gioia per gli occhi. Il letto è nero cobalto, in pura pietra lavica e sopra vi scorre un fiume turchese! Un contrasto unico, impreziosito da tanti piccoli sbalzi dove l'acqua si incanala per poi allargarsi. Un ponte di legno è l'unico segno dell'uomo, il resto è tutta natura.

Per arrivarci bisogna intrufolarsi su per una minuscola strada che è segnalata come privata e già lì stavamo per tornare indietro non volendo irritare nessuno dei civilissimi islandesi, ma poi sotto indicazioni di alcuni indigeni ci siamo decisi a tentare. La macchina ad un certo punto la si deve lasciare e procedere a piedi nella macchia per un chilometro circa. Unica guida il rombo dell'acqua sempre più vicino. Una volta sull'argine però ragazzi che spettacolo e poi eravamo soli, dopo giorni a dannarci per la continua presenza di turisti pedanti, ci sembrava incredibile poter avere uno spettacolo come quello tutto per noi!

L'ho già detto? Se si lo ripeto: in Islanda è indispensabile il cavalletto e spesso anche un passo felpato. Dal ponte in legno si gode di una vista eccezionale sul getto ma come abbiamo scoperto quasi subito, lo stesso vibra al passaggio o ai più semplici movimenti di chi ti sta vicino. Ho utilizzato il buon vecchio 17-40 con gioia anche sta volta, diaframmato e filtrato con l'ND 1000 per avere un'esposizione lunga il giusto (mediamente con f11 e iso 100 stavo sui 75 secondi) in accoppiata col 70-200 per tutti i particolari e i dettagli. Non smetterò mai di fare complimenti a quest'ultima ottica Canon che non teme confronti in quanto a resa e soprattutto a peso e ingombro, fattori fondamentali per un fotografo escursionista.

 

Indicazioni stradali


Per raggiungere Bruarfoss seguite la strada numero 37, che serve anche i geyser di Strokkur e qualche km dopo questi, in direzione Reykjavik, aiutandovi con questo punto che vi allego, troverete la stradina che porta ad un piccolo parcheggio tra le casette. Lasciata l'auto non sarà complicato orientarvi procedendo in direzione nord, il sentiero è abbastanza netto tra gli arbusti. Dovrete superare un primo corso d'acqua tramite un ponticello e continuare facendo caso al rumore della cascata che si avverte parecchio prima. Mappa di Bruarfoss.