Il Santuario della Madonna del Pollino ricade nel territorio di San Severino Lucano (PZ) ed è posto ad un’altezza di 1537 s.l.m.

Alla sua volta siamo partiti con alcuni amici in un freddo giorno di Gennaio. Il nostro intento era, a dire il vero, di raggiungere il Santuario (o quasi)  in macchina e da li proseguire con le ciaspole fino al piano Iannace e poi a Serra di Crispo. Purtroppo appena arrivati sui piani sottostanti ci siamo resi conti dell’infattibilità di questo proposito causa la notevole altezza della neve e visto che la smania di camminare era tanta, abbiamo ripiegato su un percorso alternativo: il sentiero CAI 930 che da Albanete sale, lungo una cresta abbastanza affilata, fino al bel Santuario.

Il “ripiego” è stato però tutt’altro che noioso. La chiesa, come dicevo, è posta su un crinale roccioso molto irto e aereo nella parte finale. Per quasi tutta la salita si domina una gran parte del territorio lucano, col monte Alpi e le altre cime costiere sempre in vista. Il punto di partenza si trova sulla strada asfaltata a 1155 s.l.m. (fate riferimento alle mappe allegate in questo articolo), l’imbocco è segnalato da pannelli in legno e tutto il camminamento è tracciato dalla segnaletica verticale CAI.
La prima parte è contraddistinta da un passaggio nell'alveo del Fosso Jannace dove si attraversa tramite un bel ponte in legno circondati da enormi massi davvero pittoreschi, lasciati i quali inizia la vera salita.

Affrontandola noi in Gennaio è risultata molto dura causa la presenza di una neve soffice in cui siamo sprofondati fino alle anche più volte. Dal Fosso Jannace velocemente si guadagna la cresta tenendosi sulla destra, giunti in quel punto si risale abbastanza dritti su per un crinale che a destra presenta uno strapiombo di diverse centinaia di metri e che regala davvero una bellissima emozione.

Il dislivello è notevole rispetto alla distanza totale e a fatica siamo giunti alla statua di Daphne Du Barry (un bronzo della vergine col bambino) che svetta in alto prima del santuario. Il santuario, visto sotto una coltre di neve e completamente vuoto, è davvero malinconico ma affascinante. L’ambiente circostante è ben conservato e ci ha permesso di fare un tuffo in una natura intatta e ancora, da molti punti di vista, vergine.


Indicazioni stradali


Questo il punto di partenza del percorso citato. Clicca